Urrà Torino - Aree

Via Arquata

In via Arquata Urrà sperimenta due forme d’arte attraverso le residenze di Fé Avouglan, che propone la musica come motore di ingaggio e coesione sociale e di Franco Ariaudo, che scrive con la comunità locale Il Giornale Ideale, una sintesi delle assurdità del vivere.

Illustrazione Via Arquata
VIA ARQUATA

L'AREA

L'edilizia residenziale sociale di via Arquata è localizzata all'interno del quartiere Crocetta, nella Circoscrizione 1.

La costruzione degli edifici, datata nei primi anni ‘20 del '900, restituisce uno spazio di qualità con architetture di ispirazione Liberty disposte attorno a sette ampi cortili verdi ad uso pubblico.

Per il suo valore architettonico, ambientale e storico attualmente il complesso è tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici.

Pur non lontana dal centro cittadino, l’area ha sofferto di un isolamento dal contesto urbano per le importanti barriere fisiche: due rami ferroviari e la rampa del cavalcavia.

Gli interventi di rigenerazione urbana voluti dal Comune di Torino si sviluppano nei primi anni Duemila con interventi sugli immobili e nelle aree verdi.

Negli stessi anni sparisce però il tessuto commerciale dell’area, i negozi di prossimità chiudono. I piani terra restano vuoti ad eccezione del micronido tutt’ora presente.

Presente anche l’associazione Nuova Arquata, che anima lo spazio della Baraca con attività per bambini e anziani e il recente circolo ARCI Corso Parigi, sotto il cavalcavia di corso Dante.

L’area ha diversi spazi pedonali, verdi, attrezzati di qualità, che sono poco vissuti dagli abitanti. Solo i cortili interni ai palazzi, anch’essi verdi e attrezzati vengono utilizzati dalle famiglie residenti.